(Trollzorn Records) Sono votati al black metal questo manipolo di tedeschi del nord che si cimentano nel secondo album e suonandolo in una maniera melodica. Mettendo ogni cosa al suo posto e con una produzione attenta, “Trümmerfestung” risulta gradevole ma non del tutto avvincente, in quanto i tedeschi sembrano davvero più attenti a calibrare e ad essere a loro modo catchy, piuttosto che scatenare l’essenza demoniaca del genere. Forse questo l’unico appunto ascrivibile ai Jarl che offrono un largo uso del plettrare le corde delle chitarre in tremolo, tenendo la batteria in totale accompagnamento e rinnovandosi nei tocchi durante i vari cambi melodici. Gestiscono sia tempi veloci che medi e non i Jarl, incidendo in tal modo ancora di più nella presa melodica sull’ascoltatore, anche attraverso molti passaggi cadenzati sviluppati in mid-tempo che sanno essere trascinanti.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10