(Svart Records) Debutto solista per Jasmin Saarela, la front woman degli occult rockers finlandesi Jess and the Ancient Ones (recensioni qui, qui e qui). Era prevedibile che la favolosa voce soul della singer dovesse esprimere la sua enigmatica energia in qualcosa di più personale, meno annegato nel contesto di una band, pertanto la Svart (anche label della band stessa) non si è fatta scappare l’occasione di supportare l’idea e pubblicare queste otto intense e passionali tracce, tutte composte dalla vocalist stessa, al piano o alla chitarra, canzoni pensate per un progetto solista il quale prevedeva un membro dei Jess and the Ancient Ones, ma poi evolutosi per andare oltre, una band composta da di membri completamente nuovi, forse per dare energia fresca al neonato sound. Una provocazione che ricorda Amy Winehouse con la title track, rock dai sapori pop con “Freezing Burn”. Introspettiva ed inquietante “The Wait”. Delicata ed eterea “Halo (Ghosts In The Flames)”, soul nordico con “Nightmare”, sensualità vagamente a-là Chris Isaak ma con un tocco di ulteriore oscurità su “Legacy Crown”, prima della luminosa poesia tetra della conclusiva “Interstellar”, brano nel quale Jasmin si scatena con tutta la sua sublime potenza vocale. Album mistico e mite, delicato e sensuale, oscuro ma suggestivo. Un album che integra dark e soul, blues e jazz, rock e neo blues. Una ugola favolosa, capace di una brillante dannazione sonora, una voce in grado di rendere musicale ogni più contorto meandro della malinconia.
(Luca Zakk) Voto: 8/10