(Ipecac Recordings) L’arrivo di un nuovo album dei Jesus Lizard era impensabile ai più ma auspicabile per chi negli anni ’90 ha fatto incetta di ogni tipo di rock che ha sospinto, prima e durante, l’epopea grunge. I the Jesus Lizard si erano già riuniti negli anni passati ma solo sui palchi. Far suonare “Rack” significa, innanzitutto e per tutto, farsi investire da rasoiate di chitarra, ovvero riff netti, secchi, ben assestati per ogni sua canzone che lo compone. Visto che si ritorna a suonare sul serio dopo oltre venticinque anni, la produzione viene fatta con arte, lasciando suonare nitidamente ogni singolo strumento e la voce. Per tanto il drumming ruvido e irrequieto, affiancato da un basso squillante, coronano questa travolgente nuova opera dei Jesus Lizard. David Yow è un gran cerimoniere, con il suo cantato che in definitiva sa modularsi e adattare a ogni tipo di direzione che gli altri tre sanno e vogliono dare alle canzoni. Direzioni imprevedibili, con la conseguenza trovarsi continuamente di fronte a un volto diverso, connotato tra noise, punk, rock psichedelico o garage, funk, riuscendo infine a fare casino o meno, come in “Hide & Sick”, a essere sospesi e incantati, come in “What If?” o fuori dai gangheri come in “Alexis Feels Sick” o sbarazzini come in “Moto(R)”. Ne è passata dunque di acqua sotto i ponti in tanti anni, almeno per gli altri.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10