(Nordvis Produktion) “Seduto nel lago con l’acqua sopra la testa”. Questo è il titolo del debutto di JoDöden, musicista svedese già attivo in progetti come Sorgeldom e Whirling. Album di difficile, ma sensuale, interpretazione. Ambient. Folk. Atmosferico. Musica senza confini e totalmente libera. Un album provocante, coinvolgente, che racchiude la dolcezza della natura espressa con profondi arpeggi in un contesto avantgarde-folk strepitoso ed incisivo. Lontano dal concept album, con canzoni scritte negli anni e ora racchiuse in una unica pubblicazione, questa release esprime sentimenti, pensieri, idee e una infinita passione. Una strana colonna sonora di pensieri profondi e privati, intimi e senza confini. La perfetta colonna sonora per sedersi al cospetto di una vetta dominante, ammirando i colori, i suoni, le pulsazioni della natura. Otto tracce atmosferiche e riflessive. Una cover di Burzum, “Hermoðr Á Helferð”, ed un brano fuori norma, quasi un urlo che esplode improvviso dall’armonia e la pace della natura. Parlo della title track, un incrocio tra folk nordico e musica tradizionale spagnola, un brano che tutto ad un tratto esplode, inaridisce, si arrabbia, offende e odia con una esagerazione di musica estrema quasi senza senso, una divagazione black metal nel nome delle harsh vocals, religiosamente e dannatamente lo-fi, cinicamente prive di pietà, assurdamente ribelli e pregne di odio. Un dettaglio minimale che esce dagli schemi, ribalta gli equilibri, rivelando quell’ovvio lato malvagio -selvaggio- di madre natura. Idea semplice, quasi banale, ma semplicemente stupefacente.
(Luca Zakk) Voto: 8/10