(Sounds of Subterrenia) Non sono ben ubicati, visto che saltellano tra un paio di posti in Germania e la Spagna. Emergono da bands sconosciute ai più, nomi quali Dean Dirg, Toyotas, Metric Eyes e Tetallica. Sono un duo, un uomo e una donna, e suonano synth punk… il quale è breve diretto com il punk… ma retro-moderno ed elettronico come, beh… il synth pop, ovviamente. Il risultato? Musica catchy, travolgente… FAVOLOSA! Da sparare a tutto volume! Un frullato di Korg e Roland, di elementi punk catapultati dentro una sala da ballo dance piena di strobo impazziti e presa di mira dai raggi laser di qualche malvagio alieno scappato da un video game a 8 bit. Il tutto esaltato da testi altrettanto catchy, pregni di sarcasmo, un po’ di nostalgia e situazioni assurde che mettono a confronto il mondo digitale e quello reale, l’elettronica binaria e quella analogica. Poi, alla fine, sotto sotto c’è comunque quel punk per tutti, non quello violento… piuttosto quello che fa cantare, quello che i Ramones hanno insegnato a generazioni di loro seguaci. Dieci brani… meno di venti minuti: il brano più corposo, “The Network”, dura 2 minuti e trentasei secondi, un secondo più lungo dell’avvolgente title track! La canzone più breve? “Call the Shots”…forse anche la più folle, come l’altro brevissimo capitolo posto in apertura, “Arkanoid TM” nel quale video games, punk, synth e dance si scontrano scatenando una coloratissima e brillante deflagrazione che manda in subbuglio ogni meandro di qualche malfamato metaverso!
(Luca Zakk) Voto: 8/10