(Deathbird Recordings) Band oscura, canzoni nelle quali aleggia il buio e una pesante dose di hardcore, stemperata da interventi metalcore e blackened. I Justinhate sono sommariamente una band hardcore che tenta di sviare da questo, sconfinando in altre soluzioni di stile. Canzoni con mordente, rivestite da distorsioni roboanti e imperiose. Molti stacchi e intermezzi con accordi aperti, ritmi che vanno poi in crescendo. Per quanto i danesi non optino sistematicamente per la velocità, essi si rivelano furiosi e dannatamente potenti. Il clima pesante, i ritmi marcati, le andature hardcore punk e gli accordi che aprono a momenti metalcore, doom, blackened, creano un album volubile, con buone sfumature, rispetto a un clima generale oppresso e velato dalle ombre. La voce di Kim Rock è un urlo continuo, alla maniera punk, controcanti di Agu e Ulle, chitarra e basso, anche se poco usati e sempre di natura growl. Si sente la matrice nordica, scandinava, oltre allo stare un po’ di qua, per via del punk e un po’ di là, per via del metal. Danesi che sanno come sbrigarsela! Ascoltate l’album QUI.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10