(Purity Through Fire) Maxime Taccardi è un folle ed è anche un musicista. Abbracciato al black metal e tutto quello che può apparire dark e ambient. In attività da qualche anno, neppure due lustri, ma come K.F.R. è già padrone di una discografia colma di pubblicazioni e infatti “Nihilist” è il nono album. Black metal con parti lente e stagnanti, il tutto è raw e scosso da fitte impennate determinate da blast beat. Spuntano anche momenti dark e psichedelici, come per “Mastema, Ruler of Larvae”, che risultano sostanzialmente funzionali a quanto Traccardi realizza. Le chitarre sono estremamente fredde, rumorose quanto un suonare noise, mentre il basso è un elemento che riempie le cavalcate pilotate dai blast beat. La voce è in scream e synth appaiono sinistri e altrettanto gelidi. Maxime Taccardi mette in scena un’opera decadente, distruttiva nella concezione e nichilista in ogni suo aspetto. Un album contro tutto, contro il mondo, coltivazione e celebrazione della misantropia, “Nihilist” è un esempio di raw black metal con porzioni di approssimazione e momenti di ispirata follia. Un cantato a tratti teatrale, in sintonia con cose dei Bethlehem e Mortiis. In definitiva è un’allucinazione orrida, con momenti raggelanti, ma pur sempre l’espressione elaborata di qualcosa di estremamente ignoto, complesso…diabolico? Il suono che arriva all’ascoltatore è saturo, spesso tende al feedback e si ascolti pure “All I See Is You” a bontà di quanto scritto. K.F.R., ovvero traslitterazione della parola araba ‘kāfir’, cioè il ‘miscredente’, l’anticristo dei musulmani per intenderci, crea una messa in scena ispirata, disturbante, ritualistica. Il tutto potrebbe certamente apparire completamente ruvido e grezzo. In realtà lo è ma più che una questione di gusti, è il terreno preparato da K.F.R. Che potrebbe forse non essere percorribile a tutti.
(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10