(Heavy Psych Sounds) Occhio alla copertina, perché potrebbe fregarvi. Non siamo di fronte ad un gruppo che fa doom, bensì un trio in grado di ammaliare con atmosfere sludge e stoner rock, con una propensione alle atmosfere cupe e oscure, in cui lunghe, lunghissime intro esplodono improvvisamente in ritmi sincopati e registrazioni che sanno di grasso per catene e limature di ferro, il tutto condito con qualche inebriante aroma di sostanze psicotrope e narcotizzanti. Otto tracce che alzano di molto il livello del già ottimo esordio di un paio di anni fa, di cui questo disco è la naturale evoluzione. Un cantato sognante e lontano fa da verso a melodie davvero ispirate, il tutto immerso nelle tipiche atmosfere del genere, quelle che ti fanno amare lo stoner o che te lo fanno usare come sonnifero per dormire. I suoni sono decisamente settantiani, ricordando in primis i mitici King Crimson (solo nei suoni, si badi bene…) e in generare la scena psichedelica di allora, solo che molto più orientata alla muscolosità del rock moderno, virante spesso verso il metal… Un disco bilanciato ottimamente, colmo di episodi significativi e libero da inutili riempitivi. Ogni ingranaggio è esattamente al punto giusto, denotando una maturità compositiva che si poteva solo lontanamente intuire nella pubblicazione precedente.
(Enrico MEDOACUS) Voto: 8,5/10