(Epictural Production) Lo stile dei loreni Karne è tipicamente black metal da una commistione tra vecchia scuola e soluzioni moderne, ma è una commistione nella quale emergono maggiormente gli elementi della scuola svedese che di quella nobile norvegese. Fermo restando che questo tipo di riflessione non intacca un giudizio positivo sull’operato della band. I Karne spingono sull’acceleratore, i loro pezzi sono tumultuosi e a tratti tellurici – forse anche maggiormente rispetto al precedente “Symposium of Torments” QUI recensito – questo avviene anche grazie all’operato del batterista Armory che lavora in maniera infaticabile quanto estrosa e mette sostanza al sound ella band. Il lavoro delle chitarre è esteso, continuo, le trame del riffing sono una linea che si sviluppa e si tramuta a più riprese durante il corso dei sei pezzi che compongono “Condamnés”. Pezzi possenti e dai quali emergono più melodie e tutte di stampo oscuro e contornate da una maestosa integrità del sound. I francesi si mostrano davvero abili a cucire insieme pattern ritmici e riff di chitarre, modulando alla fine un qualcosa di proprio. “Condamnés”, cioè ‘condannati’, ha impatto e pur tuttavia nella sua immediatezza, i pezzi dei Karne sono strutturati e non tutti necessariamente di breve durata.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10