(Nuclear Blast Records) I Kataklysm continuano ad essere loro stessi e lo conferma anche questo quattordicesimo album. Nessuna novità sostanziale per questo death metal potente fatto di energia pur percorso da elementi melodici. Ai muscoli di certi riff e soluzioni, si alternano momenti anche fruibili, melodici e come sempre un buon quantitativo di groove attraversa le canzoni dei canadesi. L’ascolto di “Unconquered” appare costante, con saltuari momenti distintivi, perché buona parte dei pezzi tendono alla similitudine almeno nelle strutture ma soprattutto nelle parti veloci. Ad ogni modo “Unconquered” non è un brutto album perché la padronanza di musicisti in attività da decenni, è palese, totale. Maurizio Iacono esprime quella voce asciutta, leggermente sottile, sforzata e harsh, che è un marchio indelebile nelle sue canzoni. Le melodie riescono ad andare come sempre da toni epici ad altri andanti o addirittura evocativi. Si ascolti ad esempio la coda finale di “Cut Me Down”, non a caso un dei singoli dell’album. Forse l’osare di dirigersi verso un’accentuazione delle melodie, a discapito di quei momenti muscolari, pesanti, come in “Defiant”, darebbe un volto diverso a Iacono e soci. L’essenza della band però resta, anzi chi scrive li ha visti dal vivo non pochi anni fa e certi meccanismi nel comporre e creare della band, sono consolidati e live attecchiscono sulla folla. “Unconquered” tiene ancora a livelli ragguardevoli la reputazione della band e grazie anche a brani come “The Way Back Home” oppure la superba “When It’s Over”.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10