(Peaceville Records) Non è mai passato così tanto tempo da un album a quello successivo per il gruppo svedese. In mezzo una pausa piuttosto lunga, è vero… e soprattutto un album, “The Fall Of Hearts”, che se da un lato ha dato grande prova di poliedricità, dall’altro lato ha smaliziato anche i pochi che ancora speravano in un ritorno della band verso sonorità più vicine agli esordi. Quindi, come suona il dodicesimo album dei Katatonia? “Heart Set To divide”, la traccia di apertura, lascia di sicuro stranito l’ascoltatore: il suono si è spostato ancora di più nell’intimità del cantante, una sorta di Anathema ispirati da un post rock molto evocativo, adatto di sicuro agli inserti orchestrali che ben si insinuano nella struttura canzone. Le altre tracce in verità non rivelano la stessa sorpresa iniziale, ma delineano un album di assoluta e definitiva rottura dei vecchi Katatonia, qui non se ne sente più neanche una minima traccia. Se si dovessero dare dei parametri, immaginatevi il suono degli ultimi Opeth perfettamente incastrato nella sensibilità artistica dei già citati Anathema. Un disco che pur non regalando gemme superlative, risulta di notevole caratura in tutte le canzoni, riuscendo a formare un LP senza alcun riempitivo. Un ritorno gradito, che allo stesso tempo è di fatto un nuovo e ispirato inizio per il gruppo svedese.
(Enrico Medoacus) Voto: 8,5/10