(Mighty Music) “The Revenge of Rock” suona in maniera magistrale. Innanzitutto a mettere ordine nelle scarichi di suoni dei Kickins ci ha pensato la produzione di Andy Reilly (ha lavorato con UFO, Bruce Dickinson, Cradle of Filth) nello studio Muse Productions di Atlanta, stessa città della band, mentre la masterizzazione è stata operata da Maor Appelbaum (noto per lavori con Faith No More, Sabaton e altri) nel suo omonimo studio in California. La cifra totale di “The Revenge Of Rock” è una colata di energia e di sano rock and roll, filtrato secondo i principi dell’hard rock americano. Propio nel senso della matrice di ordine dell’hard rock di questo album, il terzo della band, si può prendere come esempio “Strange” oppure “Somebody News”, quest’ultima molto anni ’80 nei suoi meccanismi ma esemplare nella sua identità. Pezzi scatenati e travolgenti come l’opener “Freak Show”, “Rat Race” con un vago sentore AC/DC nella sua parte iniziale – avviene anche nella totalità del brano “End of the Road”, confermando la stroica band australiana come un riferimento per i Kickin Valentina – e così via verso “Lookin for Me” e “Heart Tattoo”. Difficile trovare una canzone tra le nove che possa sfigurare. Adorabile la voce vissuta, quel tanto che basta per essere al vetriolo di D.K. Revelle che sa piazzarsi nei modi giusti in ogni canzone. Cosa altro dire quando in un album ogni canzone merita la sua presenza con le altre?
(Alberto Vitale) Voto: 8/10