(Autoproduzione) Secondo EP per i Kill All The Gentlemen, band Inglese attiva da circa tre anni, ma con una maturità compositiva davvero notevole. La loro proposta musicale è un metal moderno che pesca dal death metal melodico e dal metalcore (tra In Flames e As I Lay Dying, per intenderci), con l’aggiunta di parti più thrashy e pesanti, sulla scia di Machine Head e Trivium. Soltanto quattro brani (più intro), per dimostrare di che pasta sono fatti i nostri, che giocano bene le proprie carte proponendo brani tecnici e d’impatto, dove l’aspetto melodico e quello brutale si fondono in maniera convincente. “At Your Peril” parte con riffs velocissimi sostenuti da un drumming preciso e devastante, buoni cambi di tempo ed assoli brevi di matrice thrash metal. Gli intermezzi melodici di stampo metalcore, fortunatamente, non sono eccessivamente melensi, permettendo al pezzo di conservare un impatto non indifferente. “Eritis Sicut Deus” comincia in maniera simile alla precedente, per poi diramarsi in vari campi di tempo, stacchi thrash old school ed una parte centrale abbastanza inusuale e molto interessante. “Raped By Ghosts” è introdotta da un oscuro arpeggio di basso, prima dell’entrata delle chitarre, inizialmente pacate e via via sempre più furiose che si perdono un po’ nella parte centrale, a dire il vero un po’ prolissa, anche se mai ripetitiva o noiosa. “Colder” è decisamente più diretta e senza fronzoli, nonostante il riffing sia estremamente variegato. Quattro canzoni composte e suonate in maniera sopraffina, che mettono in mostra tutte le caratteristiche peculiari di una band che non ha paura di osare, rielaborando con personalità le influenze più svariate. Notevoli!
(Matteo Piotto) Voto: 8/10