(Moribund) Volete il male? Eccolo. Questo è il male. Questa è una carneficina musicale nel nome della più putrida malvagità. Fantastico!!! Tutto così sanguinosamente fantastico! La copertina è già una feroce icona dell’anti-cristianesimo, con i resti in putrefazione di un cadavere crocefisso sotto sopra, davanti una cattedrale in fiamme. Non c’è nulla di nascosto, di mimetizzato, di poeticamente votato all’oscuro: i Killgasm sono offesa, odio, negazione violenta della religione. Black metal? Non solo! Qui c’è una sublime e perversa unione tra black metal, death estremo e grind core! E’ meraviglioso sentire assoli di chitarra massacrati da riff death, mentre la due voci (scream e growl, entrambi capaci di spaziare tra black e grind) recitano versi trasudanti concetti immondi, innaturali, eretici. Il tutto con un drumming disumano. Morte, violenza, sangue e bestemmia. E’ questa la sintesi… e tracks con titoli quali “Fisting Your Faith” e “High On Church Fumes” (senza contare la title track) sono infinita fonte di piacere per chiunque desideri il capovolgimento di qualsiasi crocefisso, l’estinzione di massa di qualsiasi traccia di divinità, credenza, fanatismo religioso. Suonato in maniera perfetta, con un mixing ottimale che mette in evidenza ogni strumento, questo secondo full length contiene dieci atti di blasfemia, di violenza sonora: celebrazione del blast beat, tutta l’oscurità e la dannazione black, tutta la furia ed i fiumi di sangue del grind, la tecnica del death e pure la rabbia del punk nelle sue manifestazioni più estreme. “Revenge of the Panzergoat” annega connotati di estrema violenza in idee gloriose, inneggianti, costruite con precisione death. Profezie oscure, apocalissi sonore con “Planet Earth Mass Grave”, mentre il groove imbestialito di “The Smell of Stolen Innocence” da origine ad un pezzo estremo, dove il fattore grind risulta mastodontico, mentre il tempo disumano riesce a trasformarsi in una ritmica cadenzata che si intensifica verso un finale con uno squisito sapore death. Perversione post mortem con “Cold, Dead and Spread” (titolo estremo!), mentre il lato black si manifesta in maniera eccelsa con l’ottima “High On Church Fumes”… breve, brevissima, devastante, letale, furiosa e con un titolo che non lascia spazio ad alcuna immaginazione. Mostruosa la title track, che come altri capitoli è introdotta da brevi ma coinvolgenti samples cinematografici. “Fisting Your Faith” è quasi un death punk che si evolve verso brutal black ferale, mentre uno dei pezzi migliori risulta essere “Miserable Existence”, dove la furia infinita lascia spazio a creatività ritmica, dove la velocità estrema lascia spazio a ritmiche pesantissime, furiose, efficaci. Lo stesso vale per la conclusiva “Humanity In Ashes”, altro esempio di come i Killgasm sappiano forgiare il male con cinismo e maestrale crudeltà. Grind e Black uniti. Loro sono eccesso, loro sono azzeramento della pietà, e l’ascolto di questo disco vi farà soffrire, vi condannerà ad una tortura al massimo livello. Sanguinerete copiosamente, raggiungerete nuovi livelli di odio, perversione e violenza.
(Luca Zakk) Voto: 8/10