(Bagana / Pirames International) Dall’EP “It Tastes Like Sugar” di quattro anni fa, ne è passata di acqua sotto i ponti. Ed anche gente nella line up delle italiane Killin’ Baudelaire, una line up che nel tempo si è molto aggiornata fino alla stabile ed efficace versione attuale. Metal moderno, che prende ispirazione da varianti tirate, qualcosa di metalcore, ma anche metal melodico e provocante. Capaci di spostarsi dal metal melodico e sensuale fino sferzate più estreme con la vocalist Martina che divaga in ambienti scream, con “Vertical Horizon” offrono ben tredici brani capaci di spaziare su una vasta gamma di influenze ed interessanti contaminazioni. Inizio delicato per la feroce “Lullaby”, un brano poi pestato, ai confini tra death e metal core dove la vocalist rivela la sua dualità, schizoide prima, travolgente poi. “(Ex)ecute” è brano ricco di elettronica, molto aggressivamente sensuale, capace di strizzare l’occhio a certi generi estremi ma malinconici e melodici tipici del nord Europa. Pulsante “Don’t Give a F**k”, ben costruita e scalfita da esagerazioni dal gusto punk, belle le tendenze nu-metal moderno di “Tearing All Your Words Down”. Nonostante l’impostazione più aggressiva si addica maggiormente alla vocalist, anche la ballad “Building Ends” riesce a trasmettere molte intense emozioni, mentre “The Mongrel” è un brano più pesante, ben equilibrato, forse l’ambiente perfetto per Martina la quale poi su “Later / Hater” sfoga una dose di rabbia incontrollabile. Influenze rap-metal con propulsioni apocalittiche sull’ottima “Still Burning”, canzone che offre poi un ritornello ricco passione. Maggiori tendenze rap sull’avvincente “Leader = Deceiver”, nella quale emerge un altro ritornello elettrizzante oltre che un assolo molto ben concepito. Linee vocali squillanti, ma anche scream forsennato, oltre che un riffing d’assalto su “Blind Fate”, potenza sonora che circonda un ritornello il quale vira con forza verso bellissime ambientazione tra l’epico ed il malinconico. La conclusiva catchy title track provoca istantaneamente headbanging per poi trascinare lascivamente attraverso riff suggestivi e linee vocali seducenti. Un disco molto moderno, che guarda avanti senza tuttavia dimenticare le radici. Grinta, energia, belle lyrics ed una voglia disperata di scatenarsi… e scatenare!
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10