(Metal Blade Records) Secondo album per i Kings Of Mercia, super gruppo che vede coinvolti Jim Matheos e Joey Vera dei Fates Warning, Simon Phillips, noto per aver suonato con Toto e The Who ed il dotato singer degli hard rockers britannici FM, Steve Overland, il quale nel 2021, è stato messo in contatto con Matheos dal noto giornalista musicale britannico Dave Ling. Subito si è creata una forte alchimia musicale, nonostante il fatto che ad oggi, Overland non abbia mai incontrato personalmente gli altri membri della band. Questo sodalizio ha portato nel 2022 al debutto auto intitolato, riscontrando un certo successo, grazie all’abilità dei musicisti di combinare l’energia dell’hard rock con una spiccata vena progressiva ed un’innata sensibilità melodica. “Battle Scars” prosegue lungo il solco tracciato dal precedente lavoro, con un ottimo bilanciamento tra melodie e parti più ruvide che, pur non sfociando mai nel metal, si rivelano essere corpose e graffianti, come nel caso di “Don’t Ask” o della trascinante “Hell ‘n’ Back”, mentre l’oscura “Aftermath” mi ricorda un po’ i Queensrÿche di “Promised Land”. L’opener “Guns and Ammunition” è tipicamente anni ’80, come se i primi Fates Warning avessero avuto Glenn Hughes alla voce, mentre suggestive chitarre acustiche introducono la potente e cadenzata “Angels & Demons”, dotata di un refrain che si stampa in testa già dal primo ascolto. Un pregevole ritorno, caratterizzato da sonorità ottantiane interpretate con l’innata classe dei musicisti coinvolti.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10