(UAP Music) La band è nata nel 2011 da una collaborazione tra il cantante Roberto Sterpetti e il paroliere Enrico Scutti, che portò all’ottimo album “The Long Way” (QUI recensito). Da allora i Klee Project hanno subito dei cambiamenti e Sterpetti ha collaborato con Mike Botula e Blitch66 per la parte testuale, aprendo al contempo le porte al chitarrista Chicco Gussoni e al batterista Daniele Iacono (Nek, Patty Pravo, Battiato, Lucio Dalla alcuni tra i quali ha lavorato il primo e Jovanotti, Federico Salvatore e altri il secondo) che si sono aggiunti al già noto Lorenzo Poli, bassista. I quattro sono stati bravi e particolarmente capaci nello scrivere delle canzoni. Vere, distintive, degnamente hard rock e con occasionali tratti southern. Quanti riescono ancora oggi a registrare un album con un flusso di pezzi ognuno corredato di una propria personalità e con una melodia unica e caratterizzante? Pochi, ve ne sono sempre meno. La ballad “Still Waiting” che per atmosfere ricorda un po’ il giovane Jon Bon Jovi, la cadenza che coinvolge di “I Save You”, la grinta di “I’ll Break It Down”, affine agli Aerosmith degli anni ’90, “A Moment to Taste the World” con un riffing di un certo hard rock di natura southern. Molto bella “390”, per ritmo e sfumature delle chitarre. Anche “My Safety” merita una sottolineatura per l’equilibrio dei Klee Project a sfumare più volte nel brano il loro hard rock e ricavandone come sempre un’ottima canzone. Sterpetti insieme a musicisti scafati e di una certa bravura, oltre a un’orchestra di quattordici elementi, rendono “Living In Confusion” un album dalle fattezze eccellenti.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10