copkoloss(Argonauta Records) Un debut, quattro brani, quarantadue minuti, disponibile in formato fisico solo su vinile limitato a 250 copie. Loro sono i Koloss, vengono dalla Svezia, ricordano molto da vicino certe cose degli Isis o dei Cult of Luna, e piaceranno a coloro che si nutrono del post metal più atmosferico e devastato. L’iniziale “From the Sea” è il pezzo più breve (‘appena’ 9’40’’) e svela un sound asfissiante, a tratti addirittura vicino a quello degli Ahab (sarà la comunanza di temi marini?), ma in generale più potente e dinamico, con chitarre ai confini dello stoner e uno screaming straziato che sta bene sull’insieme. “Cleanse” parte e chiude con toni mesti e decadenti, ma nel mezzo c’è un break accelerato di grande forza; “Beyond the Horizon” è il pezzo più lento, rarefatto, a tratti letteralmente catatonico. “Building Arks” prosegue sugli stessi toni, il guitar working è apprezzabile; i Koloss non inventano assolutamente nulla ma vendono bene la loro ‘merce’.

(Renato de Filippis) Voto: 7/10