(Heavy Psych Sounds) È, purtroppo, solo la seconda volta che la redazione Metalhead.it si confronta con i Komatsu. “A New Horizon” è stato pubblicato nel 2018 e recensito QUI. Era il terzo album della band stoner-sludge olandese che tra l’altro vede nelle sue fila Jos Rosen, batterista dei vivaci ¡Pendejo!. “A Breakfast for Champions” è il quinto album in quindici anni e rappresenta una buona opera di fragoroso, potente e magnetico stoner metal. Non è una produzione laccata, la chitarra è granitica, il basso emana fragore, la batteria picchia e molti dei suoi componenti sono pieni e tosti. Le voci sembrano proprio senza sostegni o enfatizzazione dal mixaggio. I Komatsu suonano, ci danno dentro e già dalle prime battute, con l’uno-due formato dall’opener e title track e la successiva “Savage”, stordiscono abilmente l’ascoltatore. Questi suoni calibrati e vibranti, questa potenza fatta dalla sommatoria tra chitarra e basso, nonché l’innalzarsi di melodie strambe o decisive, pesanti e trascinanti, risulta essere l’insieme di un trio che sprigiona potenza su potenza che alla fine travolge tutto. “A Breakfast For Champions” scorre con impetuosità, incalzando con forza ma anche con virate impensabili l’infusione di quella sottile vena psichedelica che serpeggia in giro. Loro, i Komatsu, possono suonare a basso regime o darci dentro, ma quella sensazione di essere una band dirompente e decisa, maledettamente sicura di sé, è praticamente evidente. Un disco sano, verace, creato da un trio che senza inventare nulla ma suonando con decisione e sicurezza, risulta spiazzante.
(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10