(Hammerheart Records) Una copertina epocale, degnamente ritratta da Álvaro Valverde, un titolo eccellente, “la triste situazione di Lucifero”, sono un insieme invitante per l’appassionato medio di death metal. La band danese pubblica il suo ottavo full length a cinque anni dal precedente, attraverso un buono stato di forma. “Sad Plight Of Lucifer” è innanzitutto un esempio di death metal contemporaneo che esibisce tratti vagamente technical, molti di stampo melodic con porzioni di thrash metal e barcamenandosi tra influenze statunitensi e europee. Death metal un po’ saltato e avulso dalle atmosfere allucinate tipiche del genere nella sua forma più classica. I Konkhra macinano riff su riff contorcendoli, evolvendoli verso altre forme e apparendo in tal modo dinamici e anche per lo srotolamento di una serie di pattern ritmici mai stagnanti. “Sad Plight Of Lucifer” lo si ascolta nel suo liscio scorrere, con quel sound così pulito e potente e i diversi scorci che lasciano presagire pezzi invitanti, soprattutto “Seven Plagues”, “Nothing Can Save  You”, “Magick”, “Gates of Paradise”. L’album ha dunque uno stile multiforme, grazie a una band padrona della sua creatività.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10