(Comatose Music) I Kraanium commettono un nuovo omicidio sonoro. La band norvegese dedita a un brutal death metal da incubo, violento e massiccio si ripresenta con Comatose Records dopo “Post Mortal Coital Fixation” (QUI) di tre anni fa. Globalmente questo quarto album non presenta alcuna novità sostanziale. Le atmosfere perverse e da incubo sono ormai sviluppate e ben definite, mentre la volontà di creare pezzi che suonino robusti, attraverso un riffing che sembra una motosega in piena attività (ma su carni e ossa!), è controbilanciata da un’articolazione del songwriting ben più vivace rispetto al passato. Diversi i momenti in cui la band passa da fasi estreme, veloci o brutali a cadute di tensione, intervalli lenti e cadenzati. Un tira e molla che rende i brani meno ottusi e soffocanti. Il comparto ritmico è foderato di violenza e dinamismo, mentre il cantato è un inarrestabile grugnito. Ogni canovaccio del genere brutal è ampiamente rispettato dai Kraanium. “Chronicles of Perversion” è il titolo perfetto, la descrizione adatta a questo scenario di brutale estremismo
(Alberto Vitale) Voto: 7/10