(Punishment 18 Records) Quando il debutto dei friulani comincia con la title track, non si può non riconoscere l’ombra imponente dei Celtic Frost/Triptykon dell’era “Into The Pandemonium”, ombra che si aggira anche nelle tracce successive, fatte di un black grezzo ma nel contempo raffinato, dove si ha la netta percezione che i musicisti volessero imprimere esattamente l’atmosfera malata e contorta che si sente nel disco. Un omaggio, è vero, ma non solo. Siamo di fronte ad un debutto solito, granitico, senza riempitivi, degno di gruppi con ben altra maturità artistica, dove la componente tecnica si mischia sapientemente con un approccio più istintivo e bruto. Insomma, ‘la potenza non è nulla senza il controllo’… Un gruppo che convince sin dal primissimo ascolto…
(Enrico MEDOACUS) Voto: 8,5/10