(Autoproduzione/Zimbalam) Kuadra è qualcosa di claustrofobico, una band arrabbiata, scorbutica, ringhiante. E’ figlia della realtà o il tentativo di raccontarla? La definirei una band sociale, perché il cantato tratta di tematiche odierne ed anche quelle introspettive sono evidentemente condizionate dall’ambiente circostante e dai tempi che viviamo. “Crash Test” è un pezzo che riprende i modelli del rap-metal 8di loro si diceva che erano rapcore), genere che per un po’ si è fatto sentire negli anni ’90 e per il quale anche i Faith No More furono etichettati come tale, perfino i Red Hot Chili Peppers. Il cantato in free style e le poderose sequenze delle chitarre, rinforzate da un basso pulito, pieno, pulsante, rendono la canzone un’ottima apertura a questo lavoro della band di Vigevano (PV). Il cantato è il vero dominatore della scena, per il suo cantato volubile, schizofrenico, per i testi e per come la musica ci gira intorno. Buona la prova della batteria, tesa a variare le sue sequenze ritmiche. Le chitarre non mi convincono, le distorsioni sono piene, mordono, ma il riffing va dal già sentito al volersi limitare ad essere un riffing ritmico, dunque pochi assoli e poche escursioni fantasiose o che rompano il poderoso muro sonoro. Si, l’impatto sonoro è un urto incredibile, ma le canzoni hanno diversi ritornelli e fasi centrali dove le melodie si fanno più vive, oltre a diverse buone idee, come la struttura altalenante di “I Nostri Eroi”, le ritmiche e l’elettronica quasi alla Prodigy di “Correre Correre”, “Nuove Cure Mortali” e il suo tocco neo-psichedelico. I Kuadra però fanno male. Una mazzata vera, un crudo realismo o un figurato racconto di noi stessi? Entrambe le cose. Rispetto al primo album la produzione è decisamente migliore ed anzi proprio quella non mi convinse all’epoca. Tanto per cominciare Yuri, il cantante, non viene sommerso dall’ondata sonora degli strumenti e ne guadagna tutto il lato compositivo, l’elettronica viene dosata e inserita in punti chiave, del muro sonoro e del suo impatto si è già scritto. Grosso passo avanti per i Kuadra, fatto con canzoni spietate, dure, sicuramente metal nella loro logica e nelle quali trionfa un clima di nervosismo, dettato dalle tematiche scelte, anche se Yuri qualche vena di cinica e folle ironia potrebbe concedersela per rendere più allegre le atmosfere.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10