(Iron Bonehead) Terzo album per i Cechi Kult Ofenzivy, band sulla quale vige il più assoluto riserbo per quanto riguarda l’identità dei suoi componenti. Musicalmente, siamo di fronte ad un black metal cantato in lingua Ceca che sorprendentemente ben si adatta alle sonorità proposte. Il gruppo si muove agevolmente tra black metal primordiale, con influenze principali bands come Mayhem e i Darkthrone di “Transylvanian Hunger”, e qualche spruzzata qua e la di black più moderno (Primi Dimmu Borgir). La scelta di cantare in lingua madre rende difficile capire gli argomenti trattati nei testi, per chi non conosce la lingua Ceca, ma la musica è oscura, solenne ed aggressiva, ricca di dissonanze tipiche del black metal Norvegese. Il drumming, nonostante sia per lo più orientato verso blast beats e velocità molto sostenute, è variegato, con un uso massiccio di piatti senza per questo risultare mai caotico, grazie anche ad una produzione non troppo moderna, che mantiene il feeling oscuro tipico del genere, ma allo stesso tempo pulita e con suoni ben distinti. Le linee vocali sono malate, lontane dal classico screaming black metal, avvicinandosi più ad un rantolo affine allo stile di Attila Csihar. È difficile scegliere un brano su tutti, in quanto ognuno di essi è di qualità elevata, per un album che va gustato dall’inizio alla fine. Un lavoro diretto ma con una complessità di fondo che necessita di essere ascoltato più volte per coglierne completamente le atmosfere oscure sprigionate.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10