(Black Lion Records) Ecco il debutto di una nuova one man band che tuona dalla Svezia! Dietro le quinte Jakob Björnfot (Autumn Death, oltre che session per Devil’s Force e Ghost Ship Octavius), per un album che esce dai rigidi confini di genere: black metal, thrash metal, puro metal, death metal senza tralasciare divagazioni tra il viking ed il pagan. Melodie travolgenti, riff taglienti, parentesi tuonanti, “The Funeral Pyre” è un puro piacere nell’ascolto, per la sua variabilità, consistenza ed efferata potenza, anche grazie i contributi di altri personaggi oscuri, come Sebastian Ramstedt (Necrophobic, ex Nifelheim) e Perra Karlsson (In Aeternum, Nominon, ex Destöyer 666). Avvincente e catchy “Revenge By Fire”, poderosa, veloce ma con paretesi epiche ”Yee Naaldlooshii”, magnetica e molto melodica la title track. Black metal veloce ma con un culmine tra speed metal e Children of Bodom con ”Septem Peccata Mortalia”. Stupefacente il percorso seguito da ”The Wolves Throne”, un brano ricco di atmosfera, teorie melodiche, riff accattivanti, groove intenso e chitarra solista più vicina al power che al black. Coinvolgente “As We Serve the Masters Plan”, più diretta e ricca di suggerimenti headbanging ”Bestial Winter”, mentre la conclusiva ”Hymn to Kvenland” offre uno stile più drammatico, quasi lamentoso e malinconico. Velocità. Melodia. Violenza. Tendenze gloriose e massacranti. Un tuono che trafigge una giornata soleggiata, un’oscurità che avvolge la luce. Melodia scalfita da riffing pregni di vibrazioni. Non importa a quale casata apparteniate: Black? Death? Epic? Viking? Pagan? Una mescola qualsiasi di questi elementi? Kvaen è la risposta, la medicina, la seduzione, la provocazione… ed un perverso climax travolgente!
(Luca Zakk) Voto: 8/10