(Subsound Records) Continua la saga infernale degli italiani Kyterion, saga iniziata con il precedente “Inferno I”. “Inferno II” è un concept nuovamente sull’Inferno di Dante… ed ancora una volta -prestando attenzione al feroce growl- si nota che la band non canta in inglese o in italiano, ma bensì in una lingua vernacolare del secolo XIII, l’epoca di… Dante. È quasi un peccato che un tale impegno nei testi venga un po’ nascosto ai meno attenti proprio dallo stile del singer, ma siamo in contesto black, blackned death… e le atrocità nascoste nel primo noto volume del sommo poeta si adattano perfettamente alla violenza sonora e vocale che i Kyterion elargiscono senza ritegno. Tempi tirati, melodia, un tocco di old-school: sono queste le linee che connettono il concept alla musica, visto che sostanzialmente si tratta di black senza alcun riferimento sonoro che riecheggi all’epoca, a Dante, all’Italia o alla cultura che ci ruota attorno. Un inferno dantesco esposto con brutalità e sangue piuttosto che con idee più atmosferiche e progressive; l’idea ha i suoi punti a favore, in quanto si tratta di brutalità spietata e molto ben organizzata… ma anche i suoi svantaggi visto e considerato che -togliendo il concept e la lingua- siamo in territori svedesi… Marduk/Dark Funeral… con feroci iniezioni blackned, sempre ben piazzate. La poesia di Dante offre infinite interpretazioni; i Kyterion lavorano sui testi, ma musicalmente preferiscono le urla dei gironi, le sofferenze senza fine di una dannazione eterna; È una buona idea? Francamente, quando a scuola leggevo la Divina Commedia, adoravo l’Inferno e sicuramente, tra i versi, non immaginavo il medioevo toscano o il tocco italico: io vedevo solo sangue e sofferenza laceranti! Ed i Kyterion hanno creato una colonna sonora che esalta un tale spietata tortura senza fine! Diciamocelo, con un mercato innondato da black simile, suonato da metal bands che cantano fieramente nelle più svariate lingue madri norrene, moderne o antiche, i Kyterion esibiscono il dito medio a tutti e dimostrano cosa possa offrire la vasta cultura letteraria nel nostro piccolo paese!
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10