(Fantai’Zic Productions) Secondo album per La Horde, band Francese che ha già riscosso un buon successo in patria, imponendosi in pochi anni tra i leader della scena hardcore Transalpina. La proposta musicale dei nostri, si muove a cavallo tra thrash metal, parti groove alla Pantera, con robuste iniezioni hardcore che si fanno evidenti soprattutto nel cantato di Frank Laprévotte e nelle parti di basso di Etienne Richefort. È proprio la voce ad mi ha lasciato parzialmente perplesso, non tanto per la scelta di cantare in Francese, che si adatta alle sonorità proposte meglio di quanto pensassi, quanto piuttosto per la scarsa versatilità vocale di Frank, che per tutta la durata dell’album mantiene un unico registro vocale, una serie di urla strozzate, che per quanto schizoidi possano sembrare, alla lunga diventano un po’ ripetitive, svilendo alcune parti molto interessanti in cui un cantato più potente sarebbe, a mio avviso, maggiormente efficace. Musicalmente, ci troviamo di fronte ad un interessante commistione tra Hatebreed e Pantera, con qualche richiamo al thrash più tradizionale (Testament in Primis). I brani scorrono piacevolmente, potenti e cadenzati, con buone accelerazioni; canzoni cariche di groove ed aggressività, nate per essere suonate dal vivo, dimensione che sicuramente si confà all’attitudine hardcore dell’ensemble Francese. Sugli scudi il brano “Resigné”, dotato di soluzioni ritmiche davvero notevoli, con stop & go, assoli di basso funky e un drumming fantasioso. Una maggiore varietà nelle parti vocali potrà solo giovare alla musica di buona qualità proposta dalla band.
(Matteo Piotto) Voto: 6,5/10