(Revalve Records) La Revalve è continuamente attiva e vanta un roster corposo. Tra le ultime proposte dell’etichetta italiana c’è “Mass Distraction”, lavoro della deathcore band cremonese Lacerhate, la quale si distingue per un sound che oscilla tra un groove thrash metal e un blando deathcore. Blando perché non è mai eccessivamente claustrofobico. Strutturazioni e variazioni nelle chitarre e nei ritmi, contraddistinguono questi pezzi violenti e pesantissimi. “Against” e “Void” nelle battute iniziali presentano delle introduzione ruvide e maestose che caricano l’ascoltatore, prima della procedura di sviluppo generale dei due brani. “Cnz” è una cavalcata che ricorda gli Slayer dei giorni nostri. Il cantato di Fra è al vetriolo, una specie di Max Cavalera più ruggente; questo è un aspetto che permette ai pezzi di comunicare rabbia e violenza superiori al normale. Peccato per il lavoro di Diego: il batterista fa il suo onesto e sporco lavoro, dona una concreta solidità al tutto, ma la produzione sembra che abbia ovattato e digitalizzato troppo i suoi colpi. Una batteria con il suono dei componenti più netti e pieni avrebbe aumentato lo spessore generale di questo muro sonoro. Basso e chitarre invece suonano fragorosi. Pochi ascolti e “Mass Distraction” diventa più che familiare, anche per via del fatto che i Lacerhate sono bravi nel comporre una buona manciata di riff memorabili e dunque immediatamente assimilabili. I Lacerhate non suonano di certo alcuna novità, ma l’album ha una fedele e solida aderenza all’atmosfera del genere. La band ha posto le basi per un suo percorso compositivo già da qualche tempo, dal 2008 anno di formazione; un percorso che in futuro potrà ulteriormente evolversi, essere più espressivo e ricco e non solo l’esempio di una mazzata concreta e diretta.
(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10