(Ukem Records) Non c’è pace per gli empi. Non v’è pace per nessuno. Sicuramente non per chi ascolta questo “Tortured Inauguration”. Sicuramente non ci può essere per nessuno si avvicini ad una martellante drum machine, con sopra delle chitarre brutali ed una voce malata, oscena, terminalmente ustionata. Hamish Maguire è la mente perversa di questo one-man-band project, e lassù in Scozia si diverte a tormentarci parlando di banchetti su orifizi putrefatti, alimentazione a base di escrementi, condanne ad immonde ed innaturali torture. Se la vostra mente perversa si illumina di luce nera parlando di questi argomenti spingendovi a vagare alla ricerca dell’orrore e del marcio, allora avete trovato una specie di volume sacro, il sommo libro che guida ad un festoso rituale degli spasmi da emesi. Laceration offre un suono monumentale, possente lastra di metallo antideflagrante, un suono che ringhia come un cane rabbioso incatenato. Le ritmiche sono di una pesantezza estrema. Veloci da indurre all’auto lesionismo, oppure cadenzate fino a provocare la rottura della spina dorsale, proprio all’altezza del collo. La macilenta ironia di Hamish viene esaltata anche da titoli al limite dell’orrore deliziosamente demenziale: “Human Tikka Masala” è un esempio geniale (Tikka Masala è una ricetta indiana per il pollo…), sia a livello di immagine mentale che musicale: assurdamente divertente da ascoltare, con parti di una pesantezza arrugginita, quasi alle soglie del doom. L’orribile e disgustosa ricetta umana non è comunque seconda a ciò che segue, sempre in campo alimentare: “Force Fed Fecal Matter”, altra traccia che passa dalla velocità di propagazione di un ordigno nucleare alla lentezza di una esecuzione per impalamento. Il lavoro, arricchito da tre registrazioni dal vivo, è composto da materiale precedentemente pubblicato. Si consolida così il patto di sangue con l’estrema Ukem. Ora aspettiamoci un devastante full length…
(Luca Zakk) Voto: 6,5/10