(10-54 Records) Si ripresentano con un sound muscolare i Lacerhate, sommariamente ascrivibile al genere groove metal con copiose infusioni di thrash metal e occasionali impennate deathcore. Un crossover di cose la proposta dei musicisti provenienti dalle province di Cremona e Bergamo. “Blood.Lies.Idiots.Death.” è fatto con un sound spesso, grazie a un muro eretto dalle sei corde e un basso che con le sue corde slabbrate diventa un rombo che emerge dalla massa sonora. Per quanto siano massicci e assuefatti di groove, i Lacerhate non si barricano dietro a un comporre spartano. Il loro suonare è propositivo e i brani presentano una discreta linea di variazioni sia strutturali che ad esempio con armonizzazioni da parte delle chitarre che di fatto evitano monotonia nei pezzi. Peccato solo per i pochi assoli, quelli presenti sono notevoli. “Blood.Lies.Idiots.Death.” è sinonimo di forza, con un cantato esasperato, arso, un harsh profondo e graffiante insieme, per un urlare che si pone come giusto modo per questa massa sonora. La componente punk è seppellita da una marea di muscolare, emerge a tratti e si fonde comunque e inevitabilmente nel metal. “Blood.Lies.Idiots.Death.” è un prodotto che ricalca uno scenario crossover metal dei tardi anni ’90, tuttavia è un notevole passo in avanti per i Lacerhate, dopo un demo e un primo album di otto anni fa, “Mass Distraction” QUI recensito. Manca forse qualche pezzo catchy, qualcosa di meno ‘serioso’ ma come lo si potrebbe pretendere da un album con quella copertina? La grandezza di “Blood.Lies.Idiots.Death.” è nel fatto che nessuno dei nove pezzi cala la guardia e probabilmente dal vivo suoneranno ancora più letali.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10