(Napalm Records) I tedeschi Lacrimas Profundere sono un esempio di gothic commerciale, cioè fruibile, di consumo. “Antiadore” risponde canonicamente a questo modo di essere ed è indubbiamente un lavoro ben confezionato. Una produzione quasi eccellente e che rispetta un canovaccio stilistico che il fan medio della band ci si ritroverà comodamente. Trovo però dei pezzi dal grado compositivo lisci come una tavola da biliardo e ad un certo punto ho ascoltato “Antiadore” per capire unicamente se fosse stato possibile sentirmi coinvolto dall’interpretazione vocale di Rob Vitacca (lui ha comunque una buona voce), dalle chitarre scivolose di Oliver Schmid Nikolas e dal resto. Nulla, nessun coinvolgimento. Il riffing non dipinge mai dei momenti vistosi o da un’impronta forte, sicuramente le tastiere contornano bene il tutto contribuendo a dare atmosfera ai pezzi, anche se poi l’atmosfera è sempre la stessa. Vitacca poche volte si concede qualche soluzione diversa. Penso che alcuni brani tireranno bene nel mercato tedesco perché concreti esempi di uno stile nazionale (vedi “Deny for Now” o “Remembrance Song”), ma non mancano anche le composizioni più universali, un pochino radiofoniche, come “All for Nothing” e “Head Head High”. Nel complesso “Antiadore” non presenta novità (anche nella copertina che concettualmente ricorda i Katatonia), non sono i Lacrimas Profundere che non si conoscono. E’ una release patinata e con tanto gothic metal/rock abbastanza normale, ovvero le manca qualcosa ma verrà notata da chi segue assiduamente la band.
(Alberto Vitale) Voto: 6/10