(Casus Belli Musica & Beverina) Indonesia: provenienza inconsueta per queste teorie blackgaze e post black! Il debutto, e la mente dietro questa one man band è Januaryo ‘Ryo’ Hardy, attivo in altre realtà estreme di quel paese (tra queste i Cadavoracity, oltre che gli altri progetti solisti Perverted Dexterity e Pure Wrath), pertanto non stiamo parlando di un debutto in senso stretto, vista l’esperienza musicale maturata dall’artista. “Visions and a Giant Of Nebula” è un disco stimolante, ricco di fasci luminosi annegati in tenebre di varia intensità, un disco che si fa ascoltare, che scorre, che cattura e a volte ipnotizza. Spiritualità che diventa violenza su “Hellion”, una ottima impostazione post black su “Frightened”, brano con una visione cosmica suggestiva, arricchita da da clean vocals e riff introspettivi. Inquietante e molto malinconica “Wandering”, mentre ”Zephyr” si lascia andare verso un ambient atmosferico che resta in equilibrio tra una dimensione onirica ed un vuoto siderale. Incalzante il post rock di “Memoir”, un brano che evolve verso un finale estremo, gelido, mortale, mentre la lunga e conclusiva “Unease” ha un sapore romantico oscuro, vagamente gotica, ricca di cambi, di parentesi riflessive, verso un finale che descrive un trionfale senso di nostalgia. Sei brani, tre quarti d’ora di musica intensa, di black metal che si fa abbracciare da teorie melodiche, divagazioni post apocalittiche ed una vasta dose di post rock privo di luce, ricco di mestizia, di ricerca interiore. Di poesia.
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10