(Wormholedeath Records) Tetri e decadenti i finlandesi Lamori offrono un rock goth molto potente che in qualche modo ricorda gli HIM e quella dimensione dark-wave-goth-rock che non ha mai veramente perso la sua energia emotiva nonostante l’evoluzione dei trend e dei gusti del pubblico. Infatti nei Lamori converge proprio quell’insieme di sonorità che hanno reso famose bands come Doors, ma anche Depeche Mode e più recentemente nella storia proprio i compatrioti HIM, anche grazie ad un timbro del vocalist che ha qualcosa in comune con Ville Valo. Il disco non è una rivelazione compositiva, e molto probabilmente non vuole esserlo, ma la forza erogata grazie ad arrangiamenti più metal che goth è indiscutibile e quell’orientamento stilistico mirato all’horror e non solo ‘all’amore oscuro’, rende il tutto più violento, più sanguinoso, decisamente più heavy. Scatenata “Until Death (Do Us Part)”, un rock moderno farcito di tinte goth ed un produzione compressa, molto feroce. Emerge il dark wave sulla scia di una certa epoca dei Paradise Lost, incrociati con i già citati HIM, sulla bellissima “Lost in Love”, mentre il rock heavy viene farcito di elettronica su “Chapter IV”. Bella la title track, una dark ballad nella quale il sia il vocalist che il chitarrista trovano spazio per evidenziare il loro valore. Catchy e travolgente “Follow the Ghost”, decisamente una canzone con un potenziale commerciale non indifferente; stesso ragionamento vale per l’oscura e struggente “The Beauty of a Wilted Rose”, traccia con una intrigante evidenza delle keys. Il fantastico “Intermezzo” apre le porte a “Wicked Little Things”, un’altra canzone dark con un elevato livello energetico, mentre “Palace of Pleasure” trasmette grinta e pone l’accento su un metallo che per certi versi ricorda i Rammstein. Ottimo disco; non inventa percorsi nuovi, ma certamente non cerca di imitare tutto quello che c’è già sul mercato, riuscendo a trasmettere un feeling di forte personalità. Le 12 tracce risultano assolutamente godibili e danno vita ad un qualcosa di sicuramente imperdibile per gli amanti di quel genere caratterizzato dalla egemonia del colore nero con improvvise macchie di colore scarlatto.
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10