(Art Gates Records) Dai Paese Baschi emerge questa entità capace di sorprendere e destabilizzare, con la sua musica strumentale in grado di trasmettere molto più di infinte parole. Estremi, contorti, perversi: riff di metal estremo abbracciano strade progressive, ultra tecniche… lasciando spazio a tastiere, strumenti inusuali, fino a sassofoni esaltati ed esaltanti, a arrangiamenti assurdi, a divagazioni etniche, a samples vocali erotiche, spirituali, disperate, crudeli. Basta “Magla” per dimostrare a quale livello artistico ci stiamo ponendo dinnanzi: synth, metal estremo che abbraccia prog e speed metal di un tempo, con assoli al fulmicotone, ritmiche superlative, parentesi atmosferiche di matrice lounge: davvero, sono infiniti gli stili qui abbinati con disumana precisione. Provocante e sensuale “Rocd”, imprevedibile e drammatica “Kemfert”, oscura e groovy “XXIV VII”. “Koe” non ha confini… e quell’incrocio di stili e strumenti, sassofono in particolare, appaga e coinvolge nascondendo la demoniaca genialità necessaria per comporre un brano di questo livello. Chitarra ancor più incisiva con “Evøke”, mentre la conclusiva e lunga title track riassume la strepitosa potenza compositiva ed esecutiva della band, evidenziando un innalzarsi della drammaticità, della teatralità, dell’enfasi e di una psicotica disperazione auto distruttiva. Dura meno di quaranta minuti questo “EsnSe”, ma nella sua struttura ecco che il trio riesce con cinica precisione ad inserire di tutto e l’ennesima potenza di tutto… esagerando nei contenuti, ma riuscendo sempre a creare strutture perfettamente equilibrate, geniali, intelligenti. Metal estremo, avantgarde deviato, prog senza confini: i Lampr3a scolpiscono con enfasi i suoni come più loro aggrada… rivelando sculture musicali affascianti, attraenti, dannatamente ipnotiche.
(Luca Zakk) Voto: 9/10