(Karisma Records) Cosa ci fa un artista norvegese con una canzone che vanta un titolo in italiano? Eccovi la spiegazione! Lars è anche il tastierista dei progsters norvegesi Wobblers, un musicista che tra un disco e l’altro ama esprimere il suo lato artistico personale e libero dalle -comunque poche- regole della band principale. Lo ha fatto con “Fire Fortellinger” (qui), ed ora si ripete con questo singolo o EP che dir si voglia, un lavoro dal titolo misterioso scritto nella nostra lingua madre. Di cosa si tratta? Semplice: Lars ha scritto questa “Et sted under himmelhvelvet” e dopo averla registrata si è chiesto: ‘come suonerebbe in Italiano?’. Tralasciando il fatto che la domanda, di per sé, è già strana… Lars è riuscito a contattare Stefano ‘Lupo’ Galifi della prog rock band italiana Museo Rosenbach… una dimensione artistica in giro fin dal ’71. Cosa hanno deciso di fare, poi, assieme? Semplice, il brano di Lars assume un titolo in italiano, un testo in italiano… e la voce di Stefano in persona! Un contrasto favoloso tra le due versioni, qui messe l’una dinnanzi all’altra. Volete prog? Volete del prog senza un confine? Senza limiti o qualsivoglia regola commerciale? Questi due brani ne sono quello che cercate, l’espressione massima della musica senza confini!
(Luca Zakk) Voto: 8/10