(Sentient Ruin Laboratories) Esplosione nucleare a Toronto e conseguente onda d’urto che si espande per il pianeta. Un evento catastrofico di nome Last Agony! Viene in mente questo scenario ascoltando “The Imminent Slaughter”. La formazione canadese è di una tossica e incalcolabile capacità di distruzione che si esprime attraverso i basilari, ruggenti e nichilisti principi dell’hardcore, pur aprendosi a soluzioni che riprendono riff di natura heavy metal, black metal. Il tutto avviene in strutture lerce e polverizzanti anche grindcore. Le chitarre fremono nel produrre valanghe di riff contaminati da più soluzioni, mentre i pattern ritmici sono una scarica, una valanga, un qualcosa che sospinge questa esplosione nucleare. Un cataclisma di poco oltre i diciotto minuti dove le chitarre sono meravigliose nella propria dissonanza e sovraccariche, velenose. Il suonare irruento e apocalittico è portato avanti con più variazioni nei pezzi, il battere colpi distruttivi e il riverniciare soluzioni di stile, tipo Anti-Cimex, Napalm Death, Extreme Noise Terror, Discharge, alla fine il concreto è solo e soltanto una personalità musicale, quella dei Last Agony. Puro estremismo musicale con suoni irruenti e grezzi nell’attitudine ma all’atto pratico gli otto pezzi se presi singolarmente posseggono ognuno una fisionomia di stile, quanto di sostanza, diverse tra loro.
(Alberto Vitale) Voto: 9/10