(Noise Appeal Records) Tanto anni ’90, divagazioni post rock, prog, indie, noise, ma anche un po’ punky, con un’aura dark wave che aleggia sull’atmosfera a tratti malinconica materializzata da questo trio austriaco, il quale ci regala otto brani ai quali risulta difficile resistere, in quanto coinvolgenti, provocanti, ipnotici ma anche accattivanti. “Private Science Fiction” non solo offre un testo brillante ma conduce attraverso un percorso prima nervoso, poi deliziosamente pop, verso un appesantimento che apre alla brillantezza del favoloso refrain esaltato dall’ottima voce del frontman Alexander Lausch. Un velo di malinconia si mette in mostra con ”Glitter, Gold and Acid”, mentre ”Universe in a Universe” vira verso una oscurità eterea, quasi sognante. Vibrante e fuori controllo “Sue Me”; grintosa e ricca sia di radici heavy che post, l’esplosiva “Fragments”. Seducente e molto energetica ”Royal Combat People”, instabile e nervosa ”Magic Wasteland”, libertina ed imprevedibile la conclusiva “Insignificance”. Esplosivi, catchy, brillanti… ma anche graffianti, a tratti pesanti. Musicisti che compongono la loro arte con un senso di sfida, cercando di stimolare e di farsi stimolare, per continuare ad allontanare quel punto di arrivo, di traguardo raggiunto, rendendo il fascino del viaggio per la stilistica praticamente infinito.
(Luca Zakk) Voto: 8/10