(Magnetic Eye Records) E dopo ben dodici anni dalla loro formazione, ecco arrivare il primo album sulla lunga distanza per i Leather Lung. In mezzo, tanta gavetta, tanti live e tanti EP. E diciamocelo pure, qui uno si gioca tutto… perché se dopo dodici anni mi sbagli l’album, allora sei masochista. Ma non temete, il gruppo di Los Angeles sembra sapere il fatto suo, confezionando una decina di tracce rocciose e graffianti, in cui il cantato sembra inizialmente poco adatto allo stoner/doom proposto, salvo poi far ricredere alla grande. I riff sono pesanti ma non troppo pesanti da togliersi una possibile grossa fetta di pubblico, restano più sul ruffiano e sull’orecchiabile piuttosto che rischiare voli pindarici troppo selettivi nei confronti dell’ascoltatore medio. Il suono è bello grezzo, ma anche qui non si è voluto strafare, bensì si è preferito stare in un agevole via di mezzo tra la musica commerciale e il genere alternativo. Il mix che ne esce risulta brillante, si fa ascoltare davvero molto bene, senza lasciare la sensazione di già sentito. Insomma, come esordio non ci si poteva aspettare di meglio…
(Enrico MEDOACUS) Voto: 8/10