(SPV/Audioglobe) Fra le decine di band che si chiamano Legion ci occupiamo qui dei giovani americani dell’Ohio, che arrivano al debut attraverso una etichetta prestigiosa come la SPV. In “Woke” ascoltiamo un death-core potente ma canonico, che ricorda in più punti gli Oceano e in altri i Meshuggah. Fin da “And then, the Devil said” si fa notare il growling profondo e demoniaco di Michael Guilford; “Righteous Dictation” ha una struttura da modern thrash, “Priest” è un vero terremoto (il livello di distorsione del basso è inimmaginabile). Interessante l’inclusione di qualche imponente tastiera in “Kneel before Order”; abissale “B. R. F.”, mentre le chitarre di “The Roach” sono veri e propri colpi di mitragliatrice. “Woke” è probabilmente il disco più estremo mai pubblicato dalla SPV: un segno di dove sta andando il mercato?
(Renato de Filippis) Voto: 6,5/10