(Ektro / Ruton Music) Jussi Lehtisalo è il bassista e fondatore dei Circle, ma anche parte integrante di altri progetti, quali i Pharaoh Overlord, gli Steel Mammoth o i Televisio. Un dannato finlandese fuori di testa, tifoso di hockey su ghiaccio nella sua nativa Pori. Per questo lavoro strano e molto digitale ma anche rock, krautrock, le note stampa parlano chiaro: riaccendere la storia della musica dal 1972 in poi, catturando momenti, espressioni, dettagli distorti. Undici brani strumentali assurdi, psichedelici, con sporadici samples vocali che rendono il tutto ancora più instabile e malato. Ogni traccia è un concetto musicale personale, un post-it sonoro che Jussi ha scritto ed appeso qua e là, a casaccio, post-it che poi vengono dimenticati, sovrapposti da altri post-it o che semplicemente cadono a terra e vengono calpestati. Roba introspettiva, personale, intensa, eccentrica e perversamente magnetica. Contenuti in chiave Metal? Forse molti. Forse nessuno. Ma tanto non importa. Qui siamo su livelli trascendentali. Spiritualità catturata e confinata dentro 100 cassette, in edizione religiosamente limitata.
(Luca Zakk) Voto: 8/10