(Cyclic Law*) La multistrumentista di San Francisco Leila Abdul-Rauf pubblica il suo quarto album solista. Già componente di altre band e progetti, tra i quali Vastum, Ionophore, Cardinal Wyrm, Fyrhtu, LAR si distingue per la sua capacità di suonare il basso e chitarra, la tromba, sintetizzatori e moduli vari. Proprio questi ultimi sono i pilastri dell’album che musicalmente potrebbe essere una ideale colonna sonora per un film horror, magari un thriller, tuttavia l’album è concettualmente pensato come uno specchio del ‘phantasiai’ che per la filosofia ellenistica sono le nostre percezioni sul mondo e come passa attraverso i sensi. Circa quaranta minuti di ambient dai toni fortemente oscuri a tratti da brividi, sinistri e lo sono anche per la stessa ammissione della musicista. Pochi i momenti ‘estatici’. “Phantasiai” è composto da due suite di quattro parti ciascuna nei quali la tromba, il glockenspiel e voce vengono trattati, filtrati e manipolati da moduli che ne determinano un aspetto perfetto per una dimensione ambient ma appunto oscura, satura di mistero e angoscia. “Phantasiai” è un album che non decolla subito per l’ascoltatore e molto probabilmente vuole anche il suo contesto umorale, dunque un animo pronto per vivere questa stimolazione sensoriale che sembra strutturata a più livelli, proprio come la lista dei pezzi suggerisce. Pochi gli interventi vocali puri, quanto meno dosati e a complemento di scenari sospesi. La tromba entra sempre in maniera elegante. Resta però un lavoro ‘digitalizzato’, dove i suoni sono manipolati per essere consapevolmente elevati a un piano mentale superiore e straniante.
(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10
*Cyclic Law pubblica “Phantasiai” in CD e digitale, mentre il formato vinile è atteso a settembre con Cloister Recordings.