(On Fire Records) Che bella sorpresa, gli spagnoli Lèpoka! Era dai tempi in cui imperversavano i Mago de Oz che non sentivo un folk metal così cristallino… c’è tutta una complessa storia dietro “El Baile De Los Caídos”, che è diviso in due atti e presenta un booklet ricchissimo. Sono i fiati il valore aggiunto alla briosa e sostenuta “Seguimos En Pie”; tali strumenti tornano poi nella scanzonata “Heavyátrico”, che arriva quindi dalle parti dei Russkaja! “Contra Viento Y Marea” è un folk più classico, dalle gradevoli atmosfere marinaresche, ma mai pacchiane. “Eternia” cambia ancora, rivelandosi un mid-tempo dove il folk ha un ruolo ridotto, e che rimanda all’heavy metal spagnolo classico, stile Tierra Santa più recenti o gli storici Saratoga. Scatenata “Pandemonium”, ma dato il titolo era facile prevederlo; ritmi taverneschi, ma mai volgari, per “Beber Para Creer”, mentre le keys di “La Huella Del Dragón” creano un giro simpatico e coinvolgente. L’afflato epico di “Sombra De Libertad”, infine, avvicina questa interessante band addirittura agli Skiltron. Una ventata di freschezza iberica in un panorama che, negli ultimi anni, ha teso a fossilizzarsi un po’… da recuperare!
(René Urkus) Voto: 8/10