(I, Voidhanger Records) Dopo il debutto omonimo del 2017 (recensione qui), torna questa idea geniale, questa musica neo classica con influenze black metal. L’originalità sta nel fatto che non si tratta di black metal sinfonico…. ma musica ‘sinfonica’ con inserti black metal! Praticamente provate ad immaginare bands quali i Dimmu Borgir… ma al contrario, ovvero una totale predominanza di sinfonia ed opera, con linee vocali harsh che emergono, quasi recitando in un favoloso teatro degli orrori che si materializza in un concentrato di ottima musica operale, con la violenza scenica del black metal! Se il debutto fu un ottimo approccio, questo secondo lavoro è il perfezionamento stilistico dell’idea, la quale si rivela efficace, coinvolgente e travolgente, rivelando un diverso punto di vista della musica estrema e confermando che la musica è sempre musica: è solo il genio dell’artista che riesce a dare essa diverse facce, contrastanti aspetti, tanto da generare stili, generi, ambientazioni, atmosfere e scenografie. “Livre Second” è un’opera maestosa, imponente, intelligente e suggestiva; l’infinita dannazione e l’irrefrenabile decadenza umana vengono espressi con la sublime potenza di un genere musicale superlativo, qui in costante equilibrio tra l’oscurità più impenetrabile e il grottesco più deviato, con ospiti quali il vocalist dei Pensées Nocturnes, con esaltanti canti in stile gregoriano, con dolcezze sublimi ed armoniose proposte tra nervosismi violenti e torturati. “Livre Second” non è un album rock. Non è un album da ascoltare: è un album da percepire nel profondo dell’intimità mentale! Solitudine e atteggiamento introspettivo, luci spente, occhi chiusi e sensi pronti a canalizzare emozioni senza fine!

(Luca Zakk) Voto: 9/10