(Avantgarde Music)Nuovo progetto, band al debutto, ma con un background imponente. Light Field Reverie è infatti la creatura nata dall’unione della superlativa voce di Heike Langhans dei Draconian con Mike Lamb e Scotty Lodge dei Sojourner; tuttavia non si tratta di una semplice un’unione di artisti che si incamminano su una nuova strada tagliando i legami del passato, anzi! Qui c’è metal melodico e atmosfere synth, gothic doom e dark wave (non a caso Heike ha anche un progetto dark wave chiamato Lorelei), portando davvero ad un punto di congiunzione le due principali band dalle quali i tre musicisti provengono. È un po come se gli Anathema mescolassero tutte le loro epoche, facendosi aiutare da Draconian, dai Sojourner e pure dai Paradise Lost… cercando alla fine racchiudere la loro energia metal… celandola parzialmente dentro dolci note pregne di trasudante oscurità. Stupendo quel feeling cosmico che emerge dall’elettronica gotica e tetra di “Ultraviolet”, un brano che nella sua immacolata bellezza riesce ad erigesi su bellissimi e pesantissimi riff metal. Eterea la voce di Heike sulla dimensione surreale di “The Oldest House”, altro brano che nella seconda parte si fa trascinare da riffing poderosi, arricchiti anche dalla doppia cassa. Provocantemente angelica “Ghost Bird”, un brano pieno di infinta mestizia, sentimenti che poi si arricchiscono di rabbia con il growl del guest Emilio Crespo, il front man dei Sojourner. I brani di questo album riescono sempre a cambiare intelligentemente il sentiero intrapreso all’inizio e questa dote è confermata dalla title track, la quale dal synth/dark wave ottantiano della prima parte si inerpica verso un goth metal irresistibile e coinvolgente. ”Dreamwalker” ha un incedere liturgico, oscuro, mistico, mentre la conclusiva ”All Roads Lead Home” divaga in modo ipnotico su teorie ambient, espressività luminosamente uggiosa, resa più disperata da quei riff goth doom accentati dalle ottime tastiere. Album profondo ed intimo. Personale ed introspettivo. Malinconico sia nelle sublimi sonorità che nel richiamo nostalgico a sonorità appartenenti agli anni 80 e 90.
(Luca Zakk) Voto: 8/10