(Iron Bonehead) Beh, se vi chiedessi cosa sarebbe successo se il leader dei Type O Negative avesse cantato in una band Black probabilmente mi ridereste in faccia… E fareste pure bene, lo ammetto. Eppure ascoltando l’EP di debutto di questi inglesi non ho potuto fare a meno di riconoscere due precise componenti. Da un lato è indubbio che ci troviamo di fronte ad un gruppo dedito a del Black Metal rituale ed esoterico, dall’altro lato la voce mi ha subito ricordato il compianto Peter Steele, sia nel timbro che nelle modalità molto doomeggianti e interpretative. Intendiamoci, è pur sempre una reminiscenza, ma abbastanza palese… Il risultato: diciamo che almeno le sonorità risultano piuttosto inedite e discrasiche, ma proprio per questo piuttosto interessanti. Va detto che la struttura canzone dei brani è piuttosto elementare, con una comprensibile enfasi focalizzata più sulle liriche, ma viste le premesse di cui sopra penso non ci si potesse attendere altro. Resta il fatto che questi londinesi hanno fatto centro se il loro bersaglio era creare un qualcosa di nuovo in un certo senso. Certo, si tratta di base di Black atmosferico moderno, ma penso che nessun amante del Doom/groove dei Type storcerà il naso nell’ascoltare queste tre tracce. Ingarbugliati.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7/10