(Kyrck Production & Armour) Erano sette anni che non si avevano notizie dei Limbonic Art, ovvero di Daemon, multistrumentista titolare e da tempo del progetto Limbonic Art. Vidar ‘Daemon’ Jensen è un’icona del black metal norvegese che ha portato il nome del summenzionato progetto a un livello sempre più alto. Negli anni ’90 quando si parlava di symphonic black metal norvegese, agli Emperor in pochi abbinavano il nome Limbonic Art – tra le altre cose proprio Samoth degli Emperor ha prodotto il primo album dei Limbonic Art – eppure Daemon e pochi altri che lavoravano con lui, hanno reso sempre più appetibile il proprio lavoro. “Opus Daemoniacal” sembra arrivato nei nostri giorni da una vecchia produzione di qualche anno fa. Daemon esprime infatti un black metal veloce, tirato, isterico, con melodie cavernose, insistite e ossessive, dominate totalmente dalla tecnica del plettrare in tremolo dall’inizio alla fine dell’album. Daemon suona tutti gli strumenti, la batteria è artificiale e si sente e anche male! Al microfono partecipa in alcuni pezzi Thomas Sømme, ha lavorato con Plaag ed è coinvolto in altri progetti. “Opus Daemoniacal” non è certante un album definibile di synphonic black metal, semmai è il black metal più feroce e con tratti maestosi ma sempre caotici e sfrenati. Il tutto arriva a cinquanta minuti di durata per quello che diventa un atto nichilista seppure corredato da melodie continue, con toni poderosi, infernali e come sempre per un tirare al limite ogni cosa, sia in fatto di ritmi quanto di riff. Risultando frenetico, ossessivo nel suo costruire le melodie e le strutture stesse dei pezzi, Daemon non lascia respiro e non rende il proprio lavoro immediatamente assimilabile. Bisogna aspettare “Vir Triumphalis”, quarta canzone nella tracklist, per arrivare a un bridge dove le acque si calmano e udire qualcosa di diverso dai connotati espressi fino a quel momento.
(Alberto Vitale) Voto: 6/10