(Subsound Records) In occasione di “Terra 42” (recensione qui) parlai di musicisti che improvvisano, liberi e ispirati. La musica di questo progetto è strumentale, libera, intensa, senza confini… rock psichedelico con un ventaglio di ispirazioni ed influenze illimitato, con quel tocco di prog italiano che innalza tutto a livelli fuori scala, fuori controllo. I quattro musicisti si inseguono, si rincorrono, formulano teorie sonore che poi vengono sistematicamente dimostrate e negate allo stesso tempo. Spazio e terra. Viaggi senza mete o traguardi… e demarcazione dei confini ben definiti di un lussuoso salotto d’altri tempi. Armonie sensuali e sferzate taglienti, oltraggiosamente arroganti. Psichedelico e stoner, prog e metal, fantasia e sogno. “Paradox Hourglass” è una canzone in quattro capitoli. “Paradox Hourglass” non è un disco, è una esperienza unica, inscindibile, irrinunciabile. Quasi quaranta minuti di sogno, di fantasia, di creatività, di stile e di maestria esecutiva impeccabile. Ma questo è paradossalmente normalissimo per la band… per loro è normale essere fuori ogni schema. Obiettivo riuscito anche questa volta.
(Luca Zakk) Voto: 9/10