(Personal Records) Opera di un unico polistrumentista e cantante brasiliano, la realtà Litosth è qui al suo terzo album in pochi anni. Un’opera davvero ben scritta e suonata, in cui si sente la padronanza dell’autore in fatto di strumenti e voce. Otto tracce potenti, un black moderno e lievemente malinconico, più triste che furente, a tratti orchestrato in modo molto azzeccato, in modo da far suonare l’intero disco come solenne piuttosto che aggressivo. Nessun riempitivo, minutaggio adeguato e mai sopra le righe, niente inutili intro o outro, semplicemente un uomo e i suoi strumenti. E quello che vuole dire. Si da il caso che abbia trovato davvero la formula giusta per farci sapere cosa frulla nel suo cuore e nella sua testa. Un disco che trova una completa centratura e un completo equilibrio, in bilico tra folk, epic e black.
(Enrico MEDOACUS) Voto: 8,5/10