(Mausoleum Records) Il precedente disco dei Lord Volture, “Never cry Wolf”, non mi aveva convinto del tutto (QUI la recensione); ma il terzo nato nella loro discografia, “Will to Power”, mostra i segni di una decisiva maturazione. Gli olandesi confezionano infatti un platter che si fa notare per grinta e compattezza: tutti gli amanti delle sonorità heavy/power possono farsi avanti senza timore. “Where the Enemy sleep”, la opener, ha a mio parere un approccio molto tedesco e granitico, dato che i referenti fondamentali mi sembrano band come Iron Savior o Primal Fear; in “The Pugilist” abbiamo invece un riff priestiano che è un piacere. La titletrack rallenta i ritmi con una certa eleganza; “My worst Enemy” è l’occasione per un sfoggio di tecnica canora da parte del leader e cantante David Marcelis. Su “The great Blinding” ci godiamo un assolo di Chris Poland; il mid-tempo “Omerta” credo sia fastidioso solo per degli ascoltatori italiani, dato che Marcelis sbaglia sistematicamente l’accento e dice “Omèrta”. In chiusura, “Line ‘em up!” è un brioso tributo alla NWOBHM. Al netto della copertina, che non mi sembra proprio indovinata, una bordata che non lascerà indifferenti i defenders.
(René Urkus) Voto: 7,5/10