(Autoproduzione) I simpatici power metallers del Wisconsis Lords of the Trident danno un seguito a “Frostburn”, di tre anni fa, e tornano sul mercato con il loro quarto full-length. I numerosi cambiamenti di line-up di quest’ultimo periodo sono raccontati con il consueto stile epico-demenziale sul loro sito, ma intanto la buona musica è rimasta… Ha un bel tiro “Death Dealer”, serrata e allo stesso tempo melodica, capace di scorribande mai troppo fini a se stesse. Più classica “Tormentor”, quasi con un feeling priestiano; velocissima “Burning down (with Fire)”, in cui è ospite Brittney Slayes degli Unleash the Archers, mentre “Figaro” si rivela carica e teatrale, un brano differente dagli altri fatto di cori e strutture magniloquenti. Il singer Fang VonWrathenstein si diverte anche in “Brothers of Cain” con una prestazione sopra le righe, mentre “The Nameless Tomb” allegerisce il sound, portandolo verso un melodic metal nordeuropeo con qualche accenno NWOBHM. Chiude la scaletta la solida “The Gatekeeper”, che può ricordare il power dei Persuader. Un album di genere che si fa ascoltare con piacere.
(René Urkus) Voto: 7,5/10